Quando si tratta di prendere decisioni finanziarie importanti, poche cose richiedono tanta attenzione quanto la scelta di un prestito personale. Questa Guida Completa nasce dall’esperienza di chi ha navigato le acque spesso torbide del credito al consumo, e vuole offrirti una bussola affidabile per orientarti tra tassi di interesse, condizioni contrattuali e clausole nascoste. Non stiamo parlando di un semplice elenco di definizioni bancarie, ma di un percorso pratico che ti accompagnerà passo dopo passo verso una scelta consapevole e vantaggiosa.
Il mercato dei finanziamenti personali in Italia è in costante evoluzione, con banche tradizionali, istituti di credito online e società finanziarie che competono per conquistare la tua fiducia. Ma come distinguere un’offerta realmente conveniente da una che nasconde costi occulti? Come capire se il tasso pubblicizzato è effettivamente quello che pagherai? Questa Guida Completa ti fornirà gli strumenti per valutare criticamente ogni proposta, evitando le trappole più comuni e massimizzando i vantaggi. Preparati a scoprire dettagli che raramente vengono spiegati nei depliant patinati delle banche.
Quando parliamo di prestiti personali, la maggior parte delle persone si ferma alla superficie, concentrandosi esclusivamente sul TAN (Tasso Annuo Nominale). Tuttavia, questa Guida Completa ti insegnerà a guardare molto più in profondità. Il TAN rappresenta solo il costo “puro” del denaro che prendi in prestito, ma non include tutte quelle spese accessorie che possono far lievitare considerevolmente l’importo finale. È come guardare il prezzo di un’auto senza considerare assicurazione, bollo e manutenzione: un errore che può costare caro.
Il vero indicatore da monitorare è il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che incorpora non solo gli interessi, ma anche le spese di istruttoria, i costi di perizia, le polizze assicurative obbligatorie e qualsiasi altro onere connesso all’erogazione del credito. Un prestito con un TAN del 5% ma con spese accessorie elevate può risultare più oneroso di uno con TAN al 6% ma senza costi aggiuntivi. Calcola sempre il TAEG confrontando diverse offerte, e ricorda che per legge questo deve essere chiaramente indicato in ogni proposta contrattuale. Non limitarti a leggere: fai i conti personalmente, magari utilizzando i simulatori online disponibili sui siti delle principali banche.
Un aspetto spesso trascurato riguarda la struttura della rata. Esistono prestiti a rata costante (piano francese), dove paghi sempre la stessa cifra ma inizialmente gli interessi pesano di più, e prestiti a quota capitale costante (piano italiano), dove la rata diminuisce progressivamente. Nella mia esperienza personale, ho notato che molti preferiscono la rata costante per la prevedibilità del budget mensile, ma matematicamente il piano italiano può risultare meno oneroso nel lungo periodo. Valuta quale opzione si adatta meglio alla tua situazione finanziaria e ai tuoi piani futuri.

Questa sezione della Guida Completa svela un aspetto cruciale che molti scoprono solo quando è troppo tardi: non tutti i prestiti pubblicizzati sono effettivamente accessibili a chiunque. Le condizioni che vedi negli annunci pubblicitari si riferiscono generalmente al “cliente tipo”, ovvero una persona con reddito stabile, contratto a tempo indeterminato, nessun’altra esposizione debitoria e storico creditizio impeccabile. Se non rientri in questo profilo, le condizioni potrebbero essere significativamente diverse.
La valutazione del merito creditizio è un processo complesso che considera molteplici fattori. Le banche analizzano il tuo ISEE, verificano la tua posizione nelle centrali rischi (CRIF, Experian, CTC), esaminano la stabilità del tuo impiego e calcolano il rapporto tra rate e reddito disponibile.
Un aspetto poco noto è che anche piccoli ritardi nei pagamenti di utenze o carte di credito possono influenzare negativamente la tua affidabilità creditizia. Prima di richiedere un prestito, è consigliabile richiedere gratuitamente il proprio report creditizio per verificare che non ci siano errori o segnalazioni ingiustificate.
Un consiglio pratico che deriva dall’esperienza diretta: evita di presentare richieste multiple a diverse banche nello stesso periodo. Ogni richiesta genera una “interrogazione” nel sistema delle centrali rischi, e troppe interrogazioni ravvicinate possono essere interpretate come segnale di difficoltà finanziaria, riducendo paradossalmente le tue possibilità di ottenere condizioni favorevoli. Meglio selezionare accuratamente due o tre istituti e procedere con calma, valutando attentamente ogni risposta prima di eventualmente procedere con altre richieste.
Quando arriva il momento di firmare il contratto di finanziamento, molte persone si concentrano solo sull’importo della rata mensile, ignorando clausole che possono avere impatti significativi nel corso degli anni. Questa parte della Guida Completa ti aiuterà a identificare gli elementi contrattuali che meritano la tua massima attenzione, quelli che potrebbero farti risparmiare migliaia di euro o, al contrario, costarti caro in caso di imprevisti.
La clausola di estinzione anticipata è fondamentale: ti permette di chiudere il prestito prima della scadenza naturale, risparmiando sugli interessi futuri. La legge italiana prevede che tu possa sempre estinguere anticipatamente un prestito, ma le modalità e i costi possono variare. Alcune banche applicano una penale (di solito limitata per legge all’1% del capitale residuo se mancano più di 12 mesi alla scadenza, allo 0,5% se ne mancano meno), mentre altre non prevedono alcun costo. Verifica sempre questo aspetto: se hai prospettive di miglioramento economico o prevedi entrate straordinarie, una clausola favorevole può farti risparmiare considerevolmente.
Altra clausola critica riguarda le assicurazioni facoltative. Spesso le banche propongono polizze CPI (Credit Protection Insurance) che coprono eventi come perdita dell’impiego, infortuni o decesso. Sebbene presentate come “facoltative”, a volte l’accettazione di queste polizze influenza le condizioni del prestito stesso.
Analizza attentamente se hai già coperture simili attraverso altre polizze personali, e valuta il rapporto costi-benefici. In alcuni casi, sottoscrivere un’assicurazione indipendente può risultare più conveniente rispetto a quella proposta dalla banca. Leggi sempre le esclusioni della polizza: alcune non coprono determinate professioni o condizioni preesistenti.
Un elemento spesso sottovalutato è la possibilità di sospensione delle rate. Alcuni contratti prevedono la possibilità di sospendere il pagamento delle rate per un periodo limitato in caso di difficoltà temporanea, senza considerare l’inadempienza. Questa flessibilità può essere preziosa in momenti di crisi, ma comporta un allungamento della durata del prestito e quindi un maggior costo complessivo. Verifica se questa opzione è disponibile e a quali condizioni: potrebbe essere un salvagente in situazioni impreviste.
Arriviamo ora a uno degli aspetti più pratici di questa Guida Completa: come confrontare efficacemente le diverse offerte e, soprattutto, come negoziare condizioni migliori. Contrariamente a quanto molti credono, le condizioni dei prestiti personali non sono scolpite nella pietra, e c’è spazio per la negoziazione, soprattutto se hai un buon profilo creditizio o sei già cliente della banca.
Il primo passo è creare un foglio di comparazione standardizzato. Non limitarti a confrontare i tassi: includi importo totale da restituire, durata effettiva, flessibilità di pagamento, costi di gestione annuali, penali per ritardi, e servizi aggiuntivi inclusi. Ho personalmente creato un file Excel dove inserisco tutti questi parametri per ogni offerta, permettendomi di visualizzare immediatamente quale sia la più vantaggiosa nel complesso. Considera anche fattori “soft” come la qualità del servizio clienti, la facilità di gestione online del prestito, e la reputazione dell’istituto.
Quando si tratta di negoziazione diretta, alcuni elementi sono più trattabili di altri. Il TAN è generalmente il più rigido, essendo legato a parametri di mercato e politiche aziendali, ma le spese accessorie possono essere più flessibili. Se sei già cliente della banca con altri prodotti (conto corrente, carte, investimenti), fai leva sulla tua relazione esistente: molte banche offrono condizioni preferenziali ai clienti fidelizzati. Presentati preparato con offerte concrete di altre banche: la concorrenza è un potente strumento di negoziazione. Non avere paura di chiedere esplicitamente uno sconto sulle spese di istruttoria o l’eliminazione di costi accessori.
Un momento strategico per ottenere condizioni favorevoli è quando le banche hanno obiettivi promozionali da raggiungere, tipicamente a fine trimestre o fine anno. Informati su eventuali campagne in corso e valuta se il timing della tua richiesta può essere ottimizzato. Inoltre, considera la possibilità di portare un garante: questo può significativamente migliorare le condizioni offerte, soprattutto se hai un profilo creditizio non ottimale. Naturalmente, questa è una decisione che richiede massima trasparenza e responsabilità verso chi si assume questo rischio per te.
Ottenere il prestito personale è solo l’inizio: la gestione intelligente nel corso degli anni può fare una differenza sostanziale sul costo finale. Questa parte della Guida Completa ti fornirà strategie per ottimizzare il tuo debito nel tempo, adattandolo alle tue mutevoli condizioni economiche e approfittando delle opportunità che il mercato può offrire.
Una pratica fondamentale è il monitoraggio costante dei tassi di mercato. Se i tassi di interesse scendono significativamente rispetto a quando hai sottoscritto il tuo prestito, potrebbe essere conveniente valutare un’operazione di surroga o rinegoziazione. La surroga ti permette di trasferire il tuo debito residuo presso un altro istituto a condizioni migliori, senza costi e senza il consenso della banca originaria (grazie alla legge Bersani). Questa operazione ha senso quando il risparmio sul TAEG supera almeno l’1% e quando mancano ancora diversi anni alla scadenza del prestito. Calcola attentamente i tempi tecnici dell’operazione e valuta se la durata residua giustifica l’impegno burocratico.
Un altro aspetto cruciale è la gestione delle emergenze finanziarie. Se ti trovi in difficoltà temporanea con il pagamento delle rate, non ignorare il problema sperando che si risolva da solo. Contatta immediatamente la banca per esplorare soluzioni: molti istituti preferiscono rinegoziare le condizioni piuttosto che avviare procedure di recupero crediti. Potresti ottenere un allungamento della durata del prestito con conseguente riduzione della rata, oppure un periodo di sospensione concordato. Agire proattivamente preserva il tuo storico creditizio e mantiene aperte più opzioni per il futuro.
Considera inoltre la possibilità di effettuare rimborsi parziali straordinari quando hai disponibilità extra, come premi lavorativi, rimborsi fiscali o eredità. Anche piccoli versamenti anticipati possono ridurre significativamente il carico di interessi nel tempo. Verifica sempre che il tuo contratto permetta rimborsi parziali senza penali e valuta se è più conveniente ridurre l’importo della rata mantenendo la durata, oppure mantenere la rata accorciando la durata complessiva. Generalmente, accorciare la durata è matematicamente più vantaggioso in termini di risparmio sugli interessi totali.
Dopo anni di osservazione del mercato dei finanziamenti e raccolta di esperienze dirette e indirette, ho identificato alcuni errori ricorrenti che costano caro ai consumatori. Questa sezione della Guida Completa ti metterà in guardia rispetto alle trappole più comuni, aiutandoti a evitare scivoloni che potrebbero compromettere la tua salute finanziaria per anni.
L’errore più diffuso è sottovalutare l’impegno finanziario complessivo. Molte persone si concentrano esclusivamente sulla rata mensile, verificando che sia sostenibile nel budget attuale, ma non considerano che la loro situazione potrebbe cambiare nei prossimi anni. Un prestito ventennale ti vincola per un periodo molto lungo: è realistico assumere che il tuo reddito e le tue spese rimarranno stabili tutto questo tempo? Valuta scenari pessimistici: cosa succederebbe se perdessi il lavoro? Se arrivasse un figlio? Se dovessi affrontare spese mediche impreviste? Un margine di sicurezza del 20-30% sul rapporto rata-reddito è prudente per affrontare questi imprevisti.
Un altro errore fatale è non leggere integralmente il contratto prima di firmare. Sembra banale, eppure la stragrande maggioranza delle persone firma documenti lunghi decine di pagine dopo una lettura superficiale o fidandosi completamente delle spiegazioni verbali del funzionario di banca. Le informazioni verbali non hanno valore legale: conta solo ciò che è scritto nel contratto. Prenditi tutto il tempo necessario, porta a casa il contratto e leggilo con calma, meglio ancora se con l’aiuto di una persona con competenze legali o finanziarie. Non farti pressare dalla fretta di concludere: un giorno in più di riflessione può evitarti anni di problemi.
Molti cadono nella trappola della prestito finalizzato mascherato. A volte negozi o concessionarie offrono finanziamenti “in sede” che sembrano estremamente convenienti, con tassi molto bassi o addirittura “a tasso zero”. In realtà, il costo del finanziamento è spesso già incorporato nel prezzo del bene, gonfiato rispetto al valore di mercato. Confronta sempre il prezzo “finanziato” con quello che otterresti pagando in contanti o con un prestito personale bancario esterno. Spesso scoprirai che ottenere un prestito personale tradizionale e pagare il bene in contanti (con relativo sconto) risulta complessivamente più economico.
Infine, attenzione a sovraccaricarsi di debiti. L’accesso facile al credito può creare l’illusione di maggiore capacità di spesa, ma ogni prestito contratto riduce la tua flessibilità finanziaria futura e aumenta il rischio di insolvenza. Gli esperti finanziari raccomandano che l’insieme delle rate di prestiti e finanziamenti non superi il 30-40% del reddito netto mensile. Oltre questa soglia, ti trovi in una zona di rischio dove un imprevisto può facilmente generare una spirale di difficoltà. Prima di richiedere un nuovo prestito, fai un’analisi onesta della tua situazione debitoria complessiva.
Prima di concludere questa Guida Completa, è importante considerare che il prestito personale classico non è sempre la soluzione ottimale per ogni esigenza finanziaria. Esistono alternative che, in determinate circostanze, possono risultare più vantaggiose o adatte alle tue specifiche necessità. Vediamo quali opzioni vale la pena esplorare prima di impegnarti in un finanziamento tradizionale.
Il credito al consumo finalizzato è specificamente legato all’acquisto di un bene o servizio determinato (auto, elettrodomestici, ristrutturazioni). A differenza del prestito personale generico, qui la somma viene erogata direttamente al venditore. I vantaggi possono includere tassi più bassi grazie a convenzioni tra l’istituto finanziario e il venditore, e procedure semplificate. Tuttavia, hai meno flessibilità: il denaro non può essere utilizzato per altri scopi. Valuta questa opzione se hai un’esigenza specifica e ben definita e se le condizioni offerte sono realmente competitive rispetto a un prestito libero.
La cessione del quinto dello stipendio è un’opzione particolare, disponibile per dipendenti e pensionati, dove la rata viene automaticamente trattenuta dalla busta paga o dalla pensione, fino a un massimo del quinto del netto. Il vantaggio principale è l’accessibilità anche per chi ha storico creditizio non perfetto, proprio perché il rischio per la banca è minimo. Gli svantaggi includono costi generalmente più elevati (il TAEG può superare il 10%) e la presenza quasi obbligatoria di polizze assicurative che fanno lievitare ulteriormente il costo. Considera questa strada solo se hai difficoltà a ottenere prestiti tradizionali e sei sicuro della stabilità del tuo rapporto di lavoro.
Per importi contenuti e periodi brevi, la carta di credito revolving o la linea di credito su conto corrente possono essere alternative più flessibili. Paghi interessi solo sul capitale effettivamente utilizzato e per il periodo di utilizzo. Tuttavia, i tassi sono generalmente molto più alti rispetto ai prestiti personali (spesso sopra il 15-20%), quindi questa soluzione ha senso solo per esigenze temporanee di liquidità che puoi sanare rapidamente. Mai utilizzare il revolving come soluzione strutturale di indebitamento: il costo nel medio-lungo periodo diventa insostenibile.
Infine, considera sempre la possibilità di risparmiare prima di spendere, invece di indebitarti subito. Se l’acquisto non è urgente, un piano di risparmio programmato ti permette di evitare completamente i costi del credito. È la soluzione meno “sexy”, ma matematicamente la più efficiente: invece di pagare interessi alla banca, li guadagni tu investendo il denaro risparmiato mensilmente. Anche per esigenze più urgenti, valuta se puoi soddisfare parzialmente la necessità con risorse proprie, limitando l’importo del prestito e quindi i costi correlati.

Un aspetto essenziale che completa questa Guida Completa riguarda i tuoi diritti come consumatore e debitore. Il quadro normativo italiano ed europeo ha significativamente rafforzato le tutele per chi accede al credito, ma questi diritti sono efficaci solo se li conosci e li sai esercitare. Familiarizzare con queste protezioni ti mette in una posizione più forte nella relazione con le istituzioni finanziarie.
Il diritto di recesso è fondamentale: hai 14 giorni di calendario dalla firma del contratto di prestito per cambiare idea e annullare l’operazione senza dover fornire motivazioni e senza penali. Devi semplicemente restituire il capitale ricevuto più gli interessi maturati per i giorni in cui hai effettivamente disposto della somma. Questo periodo di riflessione è prezioso per rivalutare con calma la tua decisione dopo l’euforia della firma. Non esitare a esercitare questo diritto se hai ripensamenti: è una tua prerogativa legale che la banca deve rispettare.
Le comunicazioni precontrattuali sono anch’esse regolate dalla legge: la banca deve fornirti, con congruo anticipo rispetto alla firma, il SECCI (Standard European Consumer Credit Information), un documento standardizzato che riporta in modo chiaro e comparabile tutte le caratteristiche del prestito. Questo documento è obbligatorio per legge e deve includere esempi rappresentativi del costo totale del credito. Se la banca non ti fornisce il SECCI o tenta di farlo firmare contestualmente al contratto definitivo, è un segnale di allarme: stai attento e valuta se quella sia veramente l’istituzione con cui vuoi fare affari.
In caso di controversie, hai diversi strumenti di tutela a disposizione. Prima di ricorrere al tribunale (costoso e lungo), puoi attivare l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), un sistema di risoluzione alternativa delle controversie con banche e intermediari finanziari. Il procedimento è gratuito, relativamente rapido (in genere si conclude entro 180 giorni) e può portare a decisioni vincolanti per la banca fino a 100.000 euro. È un’arma efficace che molti consumatori non conoscono o sottovalutano. In alternativa, esistono le procedure di mediazione obbligatoria per le controversie bancarie, gestite da organismi accreditati.
Un diritto spesso ignorato riguarda la trasparenza nelle modifiche contrattuali. Se la banca vuole modificare unilateralmente le condizioni del contratto (cosa possibile solo in casi specifici e per contratti a tasso variabile), deve comunicartelo con almeno due mesi di anticipo. Hai il diritto di recedere senza penali entro 60 giorni dalla comunicazione se non accetti le modifiche. Non ignorare mai le comunicazioni della banca: anche quelle che sembrano routine possono contenere variazioni contrattuali importanti che impattano sul tuo prestito.
Siamo giunti alla conclusione di questa Guida Completa, un viaggio attraverso gli aspetti tecnici, pratici e strategici del mondo dei prestiti personali. L’obiettivo non era semplicemente fornirti informazioni, ma trasformarti in un consumatore consapevole, capace di navigare il mercato del credito con competenza e sicurezza. Ricorda che ogni decisione finanziaria importante merita tempo, ricerca e riflessione.
Il prestito personale è uno strumento potente che può aiutarti a realizzare progetti importanti, gestire emergenze o consolidare debiti esistenti. Tuttavia, come ogni strumento finanziario, va maneggiato con cura e rispetto. La differenza tra un debito che ti aiuta a crescere e uno che diventa un peso insostenibile sta nella preparazione, nella scelta ponderata e nella gestione responsabile. Non esiste il “prestito perfetto” in assoluto, ma esiste il prestito più adatto alle tue specifiche circostanze, obiettivi e capacità di rimborso.
Prima di firmare qualsiasi contratto, prenditi sempre un momento per chiederti: ho davvero bisogno di questo prestito? Ho esplorato tutte le alternative? Ho compreso completamente le condizioni? Posso realisticamente sostenere le rate anche in scenari sfavorevoli? Se la risposta a una qualsiasi di queste domande è incerta, fermati e approfondisci. Un giorno in più di riflessione non cambierà la tua vita, ma una scelta affrettata potrebbe condizionarla negativamente per anni.
Utilizza questa Guida Completa come riferimento costante nel tuo percorso: rileggi le sezioni pertinenti quando ti trovi di fronte a decisioni specifiche, applica le strategie suggerite, verifica i tuoi diritti. Il mercato dei finanziamenti è in continua evoluzione, quindi mantieniti sempre aggiornato sulle nuove opportunità e sulle modifiche normative. La conoscenza è il tuo migliore alleato nelle scelte finanziarie.
Infine, non sottovalutare mai il valore della consulenza professionale. Se hai dubbi significativi o ti trovi di fronte a situazioni complesse, un consulente finanziario indipendente può offrirti una prospettiva obiettiva e personalizzata. L’investimento in una consulenza di qualità è irrisorio rispetto ai potenziali risparmi o ai problemi evitati grazie a decisioni più informate. La tua salute finanziaria merita attenzione e cura quanto quella fisica.
Ora vogliamo sentire la tua voce! Hai avuto esperienze, positive o negative, con prestiti personali? Quali strategie hai utilizzato per ottenere le migliori condizioni? Ci sono aspetti di questa guida che vorresti approfondire? Lascia un commento qui sotto: la tua esperienza può essere preziosa per altri lettori che si trovano ad affrontare le stesse scelte. Costruiamo insieme una comunità di consumatori informati e consapevoli!
Qual è la differenza principale tra TAN e TAEG?
Il TAN (Tasso Annuo Nominale) indica solo il tasso di interesse puro applicato al capitale prestato, mentre il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) include anche tutte le spese accessorie come costi di istruttoria, assicurazioni obbligatorie e altre commissioni. Il TAEG rappresenta il costo reale totale del prestito ed è l’indicatore da utilizzare per confrontare diverse offerte.
Posso estinguere anticipatamente un prestito personale?
Sì, la legge italiana garantisce sempre il diritto di estinguere anticipatamente un prestito. La banca può applicare una penale, ma questa è limitata per legge all’1% del capitale residuo se mancano più di 12 mesi alla scadenza naturale, e allo 0,5% se mancano meno di 12 mesi. Alcune banche offrono l’estinzione anticipata senza alcun costo aggiuntivo.
Cosa succede se non riesco a pagare una rata?
Il mancato pagamento di una rata ha conseguenze serie: dopo alcuni giorni di ritardo, la banca applica interessi di mora maggiorati. Dopo 30-60 giorni, la segnalazione viene inviata alle centrali rischi, danneggiando il tuo storico creditizio. In caso di difficoltà, contatta immediatamente la banca per cercare una soluzione: molti istituti preferiscono rinegoziare le condizioni piuttosto che avviare procedure di recupero.
Quante richieste di prestito posso fare contemporaneamente?
Tecnicamente non ci sono limiti, ma ogni richiesta genera un’interrogazione nelle centrali rischi che rimane visibile agli altri istituti. Troppe richieste ravvicinate possono essere interpretate come segnale di difficoltà finanziaria, peggiorando le condizioni offerte o portando a rifiuti. È consigliabile limitarsi a 2-3 richieste ben selezionate, distanziate nel tempo.
Le assicurazioni proposte con il prestito sono obbligatorie?
Le polizze assicurative proposte dalla banca sono quasi sempre facoltative, salvo casi specifici (ad esempio, per prestiti contro cessione del quinto). Tuttavia, in alcuni casi l’accettazione dell’assicurazione può influenzare positivamente le condizioni del prestito offerte. Valuta attentamente il rapporto costi-benefici e verifica se hai già coperture simili attraverso altre polizze personali.
Come posso migliorare il mio punteggio creditizio?
Per migliorare il tuo scoring creditizio: paga sempre puntualmente tutte le rate e le utenze; mantieni basso l’utilizzo del credito revolving disponibile; evita di richiedere troppi prestiti in breve tempo; correggi eventuali errori nei report delle centrali rischi; mantieni rapporti bancari stabili e positivi nel tempo. Il miglioramento del punteggio è un processo graduale che richiede comportamenti virtuosi costanti.
Cosa significa “surroga del prestito”?
La surroga, o portabilità del prestito, permette di trasferire il debito residuo da una banca a un’altra che offre condizioni più vantaggiose, senza costi e senza bisogno del consenso della banca originaria. È un’operazione conveniente quando i tassi di mercato sono scesi significativamente e quando mancano ancora diversi anni alla scadenza del prestito. Verifica che il risparmio sul TAEG giustifichi l’impegno burocratico dell’operazione.
Quanto tempo serve per ottenere l’erogazione di un prestito?
I tempi variano significativamente in base all’istituto e alla complessità della pratica. I prestiti online possono essere approvati ed erogati in 24-48 ore nei casi più semplici. Le banche tradizionali richiedono generalmente 5-15 giorni lavorativi. Se sono necessarie perizie (ad esempio per prestiti garantiti da immobili) o documentazione aggiuntiva, i tempi si allungano ulteriormente. Pianifica le tue richieste con anticipo rispetto all’effettiva necessità del denaro.