Quando si tratta di richiedere un prestito personale, molte persone si sentono sopraffatte dalla quantità di informazioni tecniche e dai termini finanziari che gli istituti di credito presentano. Tra le sigle più importanti che incontrerai durante la valutazione di un finanziamento ci sono TAN e TAEG, due indicatori fondamentali che determinano il costo reale del denaro che stai per prendere in prestito.
Capire cosa significano queste due voci e come interpretarle correttamente può fare la differenza tra un’ottima scelta finanziaria e un impegno economico che potrebbe pesare eccessivamente sul tuo bilancio familiare. In questo articolo approfondito, ti guiderò attraverso tutti gli aspetti essenziali per leggere e comprendere le condizioni del tuo prestito personale, fornendoti gli strumenti pratici per fare scelte consapevoli e vantaggiose.
La confusione tra TAN e TAEG è molto comune, anche tra chi ha già avuto esperienze con i finanziamenti. Questo accade perché spesso le banche e le società finanziarie tendono a pubblicizzare principalmente il TAN, che appare come un numero più basso e quindi più attraente, mentre il TAEG viene relegato in caratteri più piccoli nei documenti contrattuali.
Tuttavia, come scoprirai nelle prossime sezioni, è proprio il TAEG l’indicatore che ti dice quanto pagherai realmente per il tuo prestito personale, includendo tutti i costi accessori che vanno oltre il semplice tasso di interesse nominale. Conoscere questa distinzione è il primo passo per diventare un consumatore informato e protetto.
Il TAN, acronimo di Tasso Annuo Nominale, rappresenta il tasso di interesse puro applicato al capitale che prendi in prestito. Si tratta della percentuale che la banca o la finanziaria ti chiede per il servizio di prestito, calcolata su base annua. Ad esempio, se richiedi un prestito di 10.000 euro con un TAN del 5%, in teoria dovresti pagare 500 euro di interessi all’anno.
Sembra semplice, vero? Il problema è che il TAN non include tutti i costi che effettivamente dovrai sostenere per ottenere e gestire il tuo prestito personale. Questo indicatore ti mostra solo la punta dell’iceberg, mentre sotto la superficie dell’acqua si nascondono numerose altre voci di spesa che possono incrementare significativamente il costo totale del finanziamento.
Quando valuti un prestito guardando solo il TAN, rischi di farti un’idea distorta della convenienza dell’offerta. Gli istituti di credito lo sanno bene, ed è per questo che nelle loro campagne pubblicitarie tendono a mettere in evidenza proprio questo tasso, che appare più competitivo rispetto al TAEG. Ma limitarsi a confrontare il TAN di diverse proposte di prestito è come giudicare un’automobile guardando solo il prezzo base, senza considerare gli optional obbligatori, le spese di immatricolazione, l’assicurazione e il bollo.
Nel mondo dei finanziamenti, questi “optional obbligatori” possono includere spese di istruttoria, commissioni di incasso rata, costi di perizia, polizze assicurative obbligatorie e altre voci che incrementano il costo effettivo del denaro preso in prestito.
Un altro aspetto importante da comprendere sul TAN è che può essere fisso o variabile. Il tasso fisso rimane invariato per tutta la durata del prestito, garantendoti rate costanti e prevedibilità nella pianificazione del budget familiare. Il tasso variabile, invece, può cambiare nel tempo in base all’andamento di parametri di riferimento come l’Euribor o il tasso BCE, comportando rate che possono aumentare o diminuire. Questa distinzione è cruciale e va valutata attentamente in base alla tua tolleranza al rischio e alle tue esigenze di stabilità finanziaria. In generale, i prestiti personali tendono ad avere tassi fissi, mentre i mutui possono offrire entrambe le opzioni.

Il TAEG, Tasso Annuo Effettivo Globale, è il vero protagonista quando si tratta di valutare la convenienza di un prestito personale. Questo indicatore comprende non solo il TAN, ma anche tutte le altre spese obbligatorie legate al finanziamento. Parliamo di costi di istruttoria pratica, spese di incasso rata, commissioni bancarie, costi per perizie obbligatorie e premi assicurativi quando l’assicurazione è condizione necessaria per ottenere il prestito. Il TAEG ti offre quindi una visione completa e trasparente di quanto ti costerà realmente il denaro che stai prendendo in prestito, permettendoti di confrontare diverse offerte in modo oggettivo e accurato.
La normativa europea sulla trasparenza bancaria obbliga tutti gli istituti di credito a indicare chiaramente il TAEG nei documenti contrattuali e nella pubblicità, proprio per tutelare i consumatori e permettere loro di fare scelte informate. Questo parametro viene calcolato secondo una formula matematica standardizzata che tiene conto della frequenza delle rate, del loro importo, della durata del prestito e di tutti i costi accessori. Grazie a questa standardizzazione, puoi confrontare il TAEG di diverse banche anche se le strutture dei loro prestiti sono differenti. È come avere un’unità di misura comune che ti permette di valutare mele con mele, invece che mele con arance.
Quando analizzi le condizioni di un prestito personale, la differenza tra TAN e TAEG può rivelarsi sorprendente. Non è raro trovare offerte dove il TAN è del 5% ma il TAEG raggiunge il 7% o anche oltre. Questa differenza di due punti percentuali può sembrare piccola sulla carta, ma su importi elevati e durate lunghe si traduce in migliaia di euro di differenza nel costo totale del finanziamento. Per questo motivo, il consiglio più importante che posso darti è questo: guarda sempre il TAEG, non farti abbagliare da un TAN apparentemente basso. Il TAEG è il numero che conta davvero quando devi decidere quale prestito scegliere tra le varie proposte che ricevi.
Il documento più importante che riceverai quando richiedi informazioni su un prestito personale è il Foglio Informativo, chiamato anche SECCI (Standard European Consumer Credit Information). Questo documento standardizzato a livello europeo deve essere consegnato gratuitamente prima della firma del contratto e contiene tutte le informazioni essenziali sul finanziamento in modo chiaro e confrontabile. Leggere attentamente il Foglio Informativo è fondamentale per capire esattamente cosa stai per sottoscrivere e per individuare eventuali costi nascosti che potrebbero non essere immediatamente evidenti dalla pubblicità o dalla presentazione commerciale del prodotto.
Nel Foglio Informativo troverai una sezione dedicata specificatamente a TAN e TAEG, ma non limitarti a leggere solo quei numeri. Scorri tutto il documento e presta attenzione alle seguenti voci fondamentali:
Un trucco utile per capire se ci sono costi nascosti è calcolare la differenza tra il TAEG e il TAN. Una differenza molto ampia indica che ci sono molte spese accessorie incluse nel finanziamento. Ad esempio, se vedi un TAN del 4% e un TAEG dell’8%, significa che le spese accessorie pesano quanto il tasso di interesse stesso, raddoppiando di fatto il costo del prestito. In questi casi, vale la pena approfondire nel dettaglio quali sono queste voci di costo e se sono davvero tutte necessarie o se esistono alternative più convenienti presso altri istituti.
Una volta che hai compreso la differenza tra TAN e TAEG e hai imparato a leggere il Foglio Informativo, il passo successivo è confrontare diverse offerte per trovare quella più vantaggiosa per la tua situazione specifica. Il confronto non deve basarsi solo sui tassi, ma deve considerare anche altri fattori importanti come la flessibilità del prestito, la possibilità di estinzione anticipata senza penali eccessive, e la qualità del servizio clienti dell’istituto di credito. Un prestito con un TAEG leggermente più alto ma con condizioni più flessibili potrebbe rivelarsi più conveniente nel lungo periodo rispetto a un’offerta rigida con un tasso apparentemente più basso.
Il metodo più efficace per confrontare i prestiti è creare una tabella comparativa dove inserire tutte le informazioni rilevanti per ciascuna offerta. Utilizza queste colonne: nome della banca o finanziaria, importo richiesto, durata del prestito, TAN, TAEG, importo della rata mensile, importo totale da restituire, spese iniziali, costi di gestione mensili, costi di estinzione anticipata, e note particolari sulle condizioni. Questo approccio sistematico ti permette di visualizzare a colpo d’occhio le differenze tra le varie proposte e di identificare quale offre le condizioni globalmente migliori per le tue esigenze specifiche.
Non dimenticare di considerare anche la tua situazione personale e le tue prospettive future. Se prevedi di avere liquidità nei prossimi anni e vuoi mantenere la possibilità di estinguere anticipatamente il prestito senza costi eccessivi, questo fattore potrebbe essere più importante di una piccola differenza nel TAEG. Allo stesso modo, se la stabilità della rata è fondamentale per il tuo bilancio familiare, un prestito a tasso fisso con un TAEG leggermente superiore potrebbe essere preferibile a un tasso variabile che inizialmente appare più conveniente ma comporta rischi di aumenti futuri. La scelta migliore è quella che si adatta meglio alla tua situazione finanziaria complessiva, non necessariamente quella con il numero più basso.
Anche con tutte le informazioni a disposizione, molte persone commettono errori evitabili quando richiedono un prestito personale. Uno degli errori più comuni è firmare il contratto senza averlo letto completamente, fidandosi solo delle spiegazioni verbali del consulente bancario o del promotore finanziario.
Ricorda che il contratto è l’unico documento che ha valore legale, e ciò che ti viene promesso a voce ma non è scritto nel contratto non ha alcun valore vincolante per l’istituto di credito. Dedica sempre il tempo necessario per leggere ogni clausola, anche quelle in caratteri piccoli, e non esitare a chiedere chiarimenti su qualsiasi punto che non ti è completamente chiaro.
Un altro errore frequente è concentrarsi esclusivamente sull’importo della rata mensile, trascurando il costo totale del prestito. Le banche sanno che molti clienti ragionano in termini di “quanto posso permettermi di pagare al mese” e sfruttano questo approccio per proporre finanziamenti con durate molto lunghe. Una rata mensile bassa può sembrare attraente, ma se è il risultato di un prestito trentennale invece che quinquennale, alla fine pagherai molto di più in interessi. Calcola sempre il costo totale del prestito moltiplicando l’importo della rata per il numero di rate, e confronta questo valore con l’importo inizialmente richiesto per capire quanto stai realmente pagando per il servizio di finanziamento.
Molti richiedenti commettono anche l’errore di non valutare attentamente la propria capacità di rimborso, sovrastimando le proprie possibilità economiche future. È fondamentale essere realistici e prudenti quando calcoli quanto puoi permetterti di pagare mensilmente.
Una buona regola pratica è che le rate di tutti i tuoi debiti (prestiti, mutui, finanziamenti auto) non dovrebbero superare il 30-40% del tuo reddito netto mensile. Lasciare un margine di sicurezza ti protegge da imprevisti come perdita del lavoro, spese mediche urgenti o altre emergenze finanziarie. Richiedere un prestito troppo elevato rispetto alle tue possibilità può portare a difficoltà di rimborso, danneggiamento del tuo score creditizio e, nei casi peggiori, alla necessità di rinegoziare il debito in condizioni svantaggiose.

La normativa italiana ed europea sul credito al consumo prevede numerose tutele per chi richiede un prestito personale. Hai il diritto di ricevere informazioni chiare, complete e comprensibili prima di firmare qualsiasi contratto. Se un istituto di credito si rifiuta di fornirti il Foglio Informativo o cerca di minimizzare l’importanza di alcuni costi, questo dovrebbe essere un campanello d’allarme che ti spinge a cercare alternative più trasparenti. Le banche e le società finanziarie serie sono sempre disponibili a spiegare nel dettaglio tutte le condizioni del prestito e a chiarire qualsiasi dubbio, perché sanno che clienti informati e soddisfatti sono clienti che torneranno in futuro per altri servizi.
Hai anche il diritto di recedere dal contratto di prestito entro 14 giorni dalla firma senza dover fornire motivazioni e senza penali. Questo periodo di ripensamento ti permette di riflettere con calma sulla tua decisione e, se necessario, di annullare tutto restituendo semplicemente il capitale ricevuto più gli interessi maturati in quei giorni.
È un diritto importante che ti protegge da decisioni affrettate o da pressioni commerciali eccessive. Inoltre, hai il diritto di estinguere anticipatamente il prestito in qualsiasi momento, pagando solo gli interessi maturati fino a quel momento. La legge stabilisce limiti precisi alle commissioni che la banca può chiederti per l’estinzione anticipata, proteggendoti da penali eccessive.
Se ritieni che un istituto di credito non abbia rispettato gli obblighi di trasparenza o ti abbia applicato condizioni non corrette, hai diversi strumenti di tutela. Puoi rivolgerti all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) per controversie fino a 200.000 euro, un sistema di risoluzione alternativo delle dispute che è gratuito, veloce e non richiede l’assistenza di un avvocato. Puoi anche segnalare comportamenti scorretti alla Banca d’Italia o alle associazioni dei consumatori, che possono assisterti nella gestione della controversia. Conoscere questi diritti ti mette in una posizione di forza nel rapporto con gli istituti finanziari e ti permette di ottenere condizioni più favorevoli e trasparenti.
Comprendere TAN e TAEG è fondamentale, ma altrettanto importante è sapere quando ha senso ricorrere a un prestito personale e quando invece sarebbe meglio cercare alternative. Un prestito personale può essere una soluzione ragionevole per finanziare spese importanti e pianificate come ristrutturazioni domestiche, acquisto di mobili o elettrodomestici, spese mediche non coperte dall’assicurazione, o consolidamento di debiti più costosi. In questi casi, il costo del prestito può essere giustificato dal valore che ottieni o dal risparmio che realizzi consolidando debiti con tassi più elevati in un unico finanziamento più gestibile.
Al contrario, utilizzare un prestito personale per finanziare spese correnti, vacanze non essenziali, o per coprire una gestione inefficiente del budget familiare è generalmente una cattiva idea. Il debito dovrebbe servire per investimenti o per affrontare necessità reali, non per sostenere uno stile di vita al di sopra delle proprie possibilità.
Prima di richiedere qualsiasi finanziamento, chiediti sempre se puoi raggiungere lo stesso obiettivo risparmiando gradualmente invece di indebitarti. Anche se il risparmio richiede più tempo, ti evita di pagare interessi e ti lascia maggiore flessibilità finanziaria per affrontare imprevisti.
Un altro fattore da considerare è il confronto tra il TAEG del prestito personale e il rendimento che potresti ottenere investendo quello stesso denaro se lo avessi già disponibile. Se, ad esempio, il TAEG del prestito è del 7% e potresti investire i tuoi risparmi con un rendimento atteso del 5%, richiedere il prestito ti costa effettivamente un 2% in più rispetto all’alternativa di usare i tuoi fondi. Questo tipo di analisi costi-opportunità ti aiuta a prendere decisioni finanziarie più razionali e a valutare se il prestito è veramente la scelta più conveniente nella tua situazione specifica. Naturalmente, mantenere una riserva di liquidità per le emergenze è sempre importante, quindi la decisione deve bilanciare diversi fattori.
Qual è la differenza principale tra TAN e TAEG?
Il TAN rappresenta solo il tasso di interesse nominale applicato al capitale prestato, mentre il TAEG include anche tutte le spese accessorie obbligatorie come costi di istruttoria, commissioni di incasso rata, assicurazioni obbligatorie e altre voci di spesa. Il TAEG è quindi l’indicatore più completo e veritiero del costo effettivo del prestito.
Perché il TAEG è sempre più alto del TAN?
Il TAEG è sempre superiore o uguale al TAN perché include, oltre agli interessi, anche tutti i costi accessori obbligatori legati al prestito. Solo in casi rarissimi di promozioni particolari dove tutti i costi accessori sono azzerati, il TAEG potrebbe coincidere con il TAN.
Come posso calcolare quanto pagherò in totale per il mio prestito?
Moltiplica l’importo della rata mensile per il numero totale di rate previste dal contratto. La differenza tra questo importo totale e il capitale inizialmente ricevuto rappresenta il costo complessivo del prestito, cioè la somma di interessi e spese varie che pagherai per il servizio di finanziamento.
Posso fidarmi di un prestito pubblicizzato con un TAN molto basso?
Un TAN particolarmente basso può essere attraente, ma devi sempre verificare il TAEG corrispondente. Se c’è una grande differenza tra i due tassi, significa che il prestito include molte spese accessorie che ne aumentano il costo effettivo. Confronta sempre il TAEG di diverse offerte, non solo il TAN.
Quando è obbligatoria l’assicurazione su un prestito personale?
L’assicurazione può essere obbligatoria solo se prevista esplicitamente dalle condizioni contrattuali e il suo costo deve essere incluso nel calcolo del TAEG. Alcune banche richiedono polizze obbligatorie, altre le propongono come facoltative. Se è facoltativa e non la sottoscrivi, il costo non deve influenzare il TAEG pubblicizzato.
Posso estinguere anticipatamente un prestito personale senza penali?
Hai sempre il diritto di estinguere anticipatamente il prestito, ma la banca può applicare commissioni entro limiti stabiliti per legge: massimo 1% del capitale residuo se mancano più di 12 mesi alla scadenza, massimo 0,5% se manca meno di un anno. Verifica sempre queste condizioni nel Foglio Informativo prima di firmare.
Cosa succede se non riesco più a pagare le rate del prestito?
Se prevedi difficoltà nel pagamento, contatta immediatamente la banca per cercare soluzioni come la sospensione temporanea delle rate o la rinegoziazione del piano di ammortamento. Ignorare il problema porta a interessi di mora, segnalazioni negative nelle banche dati creditizie e, nei casi più gravi, azioni legali di recupero crediti.
Il TAEG è fisso per tutta la durata del prestito?
Se il TAN è fisso, anche il TAEG rimane invariato per tutta la durata del prestito. Se invece il TAN è variabile, anche il TAEG cambierà in base alle variazioni del tasso di interesse, anche se le altre spese accessorie rimangono costanti. Nei prestiti personali, la maggior parte delle offerte prevede tassi fissi.
Ora che hai compreso a fondo cosa sono TAN e TAEG e come leggere correttamente le condizioni di un prestito personale, sei pronto per prendere decisioni finanziarie più informate e consapevoli. Ricorda che la trasparenza è un tuo diritto e che le migliori decisioni sono quelle basate su una valutazione completa di tutti i fattori in gioco, non solo sul tasso di interesse apparentemente più basso. Prenditi sempre il tempo necessario per confrontare diverse offerte, leggere attentamente i documenti contrattuali e, se qualcosa non ti è chiaro, non esitare a chiedere spiegazioni dettagliate prima di firmare qualsiasi impegno.
Hai mai avuto esperienze con prestiti personali dove la differenza tra TAN e TAEG ti ha sorpreso? Quali criteri consideri più importanti quando valuti un’offerta di finanziamento? Condividi la tua esperienza nei commenti per aiutare altri lettori a fare scelte più consapevoli!